Tre giorni dedicati alla carne, quella Piemontese, quella di eccellenza e di qualità.
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 aprile 2014 torna Cavour, Carne di razza Piemontese, la rassegna cavourese che da quindici anni esalta la filiera dell’Oro rosso.
Con oltre cento allevamenti disseminati nelle campagne ai piedi della Rocca, Cavour è il comune della Provincia di Torino (e il secondo in Italia alle spalle di Cuneo) con il più alto numero di capi di Piemontese allevati e quindi la piccola capitale di questo fondamentale prodotto alimentare, che fa dell’alta qualità, della bontà e dell’eccellente rapporto prezzo-qualità uno dei fiori all’occhiello del vasto panorama alimentare italiano.
Filiera dell’allevamento, macellerie aperte, menù nei ristoranti e prelibati piatti sotto l’Ala del gusto, visite guidate al Centro Storico ed alla Cascine aperte, tre giorni di bancarelle della fiera di primavera. Gli ingredienti per una rassegna all’insegna della qualità ci sono tutti.
Saranno molti i partner che come ogni anno collaboreranno assieme al Comune di Cavour per offrire ai visitatori una rassegna da ricordare all’insegna del gusto e della qualità.
Accanto al Comune di CAVOUR, ideatore e regista dell’evento, ed agli allevatori, macellai, ristoratori, commercianti, alle associazioni di categoria, agli enti istituzionali c’è quest’anno la PROCAVOUR, che forte della sua sessantennale esperienza in campo organizzativo con manifestazioni del calibro di TUTTOMELE; PEDALACAVOUR, INSIEME a CONCERTO, seguirà quest’anno la parte gastronomica, promozionale e comunicativa della manifestazione e con il Comune rafforzerà la collaborazione per cercare di portare in piazza una tre giorni ricca di eventi e iniziative.
E i protagonisti saranno i macellai di Cavour, pronti a presentare i migliori tagli di carne, rigorosamente di Piemontese, con un menù di proposte ricco e variegato.
I volontari della Procavour, dal canto loro lanceranno la “pomina”, "la polpettina di carne con un tenero cuore di mela" per un ideale abbinamento con la frutta regina di Cavour e il connubio con la parte frutticola dell’agricoltura ai piedi della Rocca.